Spesso, le persone non sanno cosa sia un Avvocato, cosa faccia o come possa essergli utile e si rivolgono a questa figura quando ormai è troppo tardi o solamente per difendersi in un giudizio nel quale si è stati chiamati.
Ciò, tuttavia, svaluta l’utilità che rivolgersi a questa figura professionale può aiutare a conseguire.L’Avvocato tutela, in ogni sede, il diritto alla libertà, l’inviolabilità della difesa, assicurando, nel processo, la regolarità del giudizio e del contraddittorio.
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L’Avvocato, nell’esercizio del suo ministero, vigila sulla conformità delle leggi ai principi della Costituzione e dell’Ordinamento dell’Unione Europea e sul rispetto dei medesimi principi, nonché di quelli della Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali, a tutela e nell’interesse della parte assistita.
Così inizia, parafrasandolo, il Codice Deontologico Forense (CNF 31 gennaio 2014, G.U. S.G. n. 241 del 16 ottobre 2014), il quale, con i primi due commi dell’Art. 1, definisce la figura dell’Avvocato e il suo ruolo.
In breve, l’Avvocato è quel professionista che tutela i diritti e gli interessi legittimi della parte assistita, dentro e fuori le aule di giustizia.
Per diventare Avvocato, occorre conseguire la laurea magistrale in giurisprudenza, superare il tirocinio formativo obbligatorio e l’esame di Stato. Infine, per l’esercizio della professione forense, il giovane Avvocato deve assumere un Impegno Solenne, il cosiddetto Giuramento, dinanzi al Consiglio dell’Ordine in pubblica seduta, contenente l’onere di osservare i doveri relativi alla Professione, dopo il quale può iscriversi all’Albo degli Avvocati.
Lo strumento che l’Avvocato usa per svolgere il suo ruolo è l’interpretazione delle norme giuridiche, con il quale serve il miglior interesse dell’assistito, nel rispetto delle regole deontologiche e processuali, attraverso l’analisi del caso concreto sottopostogli.
Ciò è possibile in quanto l’Italia e l’Unione Europea applicano lo Stato di diritto.
Secondo lo Stato di diritto, tutti i pubblici poteri devono sempre agire entro i limiti stabiliti dalla legge. La nozione di Stato di diritto comprende un processo legislativo trasparente, responsabile, democratico e pluralistico, una tutela giurisdizionale effettiva, compreso l’accesso alla giustizia, da parte di organi giurisdizionali indipendenti e imparziali e la separazione dei poteri. Lo Stato di diritto esige che ogni persona goda di pari protezione ai sensi della legge e impedisce l’uso arbitrario del potere da parte dei governi. Garantisce la tutela e il rispetto dei diritti politici e civili di base, nonché delle libertà civili.
Il potere giudiziario, pertanto, l’altro importante attore nel procedimento giudiziario, in quanto potere pubblico dello Stato italiano, soggiace alle regole dello Stato di diritto, ovvero è tenuto ad agire in stretta conformità al sistema normativo italiano. L’Avvocato, quindi, attraverso la parola e gli atti scritti, condiziona il processo decisionale del Giudice, determinando l’esito del giudizio.
L’Ordinamento italiano, ovvero l’insieme delle norme che regolano lo Stato italiano è estremamente vasto e molto complesso. Pertanto, solitamente l’Avvocato sceglie di occuparsi soltanto di alcune materie, quali – ad esempio – il diritto civile, il diritto penale, il diritto amministrativo, il diritto commerciale, il diritto del lavoro, il diritto internazionale, il diritto costituzionale, etc.
Pertanto, solitamente l’Avvocato sceglie di occuparsi soltanto di alcune materie, quali – ad esempio – il diritto civile, il diritto penale, il diritto amministrativo, il diritto commerciale, il diritto del lavoro, il diritto internazionale, il diritto costituzionale, etc.